La banda musicale fin dalle sue origini ha contribuito alla promozione della cultura musicale e all’insegnamento della musica ai giovani. Davanti agli spartiti musicali si sono incontrate, si incontrano e collaborano tutt’oggi persone di diverse generazioni ed estrazioni sociali, che hanno permesso di portare la musica al di fuori delle sale da concerto ed avvicinarla a tutta la popolazione presente nelle piazze di tutto il mondo. La banda permette a tutti di avvicinarsi al misterioso mondo delle note musicali, di suonare in un gruppo, di mettersi in gioco durante le esibizioni pubbliche, ma soprattutto unisce con passione travolgente. Talvolta la musica bandistica è stata indicata come una musica “minore”, perché non confinata tra quattro mura, ma anche i più grandi autori si sono cimentati fin dall’Ottocento nella composizione di musica per banda, e non a caso prestigiose bande e fanfare vengono invitate ad esibirsi durante le festività e le manifestazioni nazionali. Oggigiorno le bande musicali eseguono non solo le “marce” appositamente scritte, ma durante i concerti esibiscono un vasto repertorio che spazia dalla musica classica a quella contemporanea.
Come avrai notato nell’elenco degli strumenti non abbiamo incluso quelli ad arco o a corde (violini, pianoforte, chitarre, ecc.).
Infatti una banda musicale può essere considerata come un’orchestra priva di questa tipologia di strumenti che nelle orchestre tradizionali risultano invece privilegiati.
La caratteristica peculiare della banda sta nella resa acustica e soprattutto nella possibilità di poter suonare marciando.

CLARINETTO

Nelle bande musicali troviamo solitamente due tipi di clarinetto: il Clarinetto in Sib e il Clarinetto in Mib. Il clarinetto è sicuramente uno degli strumenti più versatili e grazie alla sua notevole estensione ed agilità musicale, viene impiegato sia come strumento solista che in quasi tutti gli organici strumentali. I moderni clarinetti sono costruiti in ebano ed in alcuni casi in plastica. Sulla camera di forma cilindrica sono posizionati 20 o più fori, chiusi direttamente dalle dita del musicista o dalle chiavi dello strumento stesso.

Il suono dal timbro molto dolce è ottenuto mediante la vibrazione di un’ancia posta all’imboccatura dello strumento. Il clarinetto piccolo in mib permette invece di ottenere un suono molto più acuto e penetrante. Un terzo tipo di clarinetto, però non comunemente presente nelle bande, è il Clarinetto basso. Il clarinetto basso, che si riconosce in quanto l’estremita dell’imboccatura è ricurva, produce un suono più grave e soffiato.

FLAUTO TRAVERSO

Il suono del flauto traverso è ottenuto dal soffio che il musicista immette nello strumento, il quale urtando contro uno spigolo genera delle vibrazioni che vengono trasmesse all’interno del tubo di metallo producendo il suono. Una serie di fori presenti sullo strumenti vengono aperti e chiusi o direttamente dalle dita del musicista o mediante chiavi, permettono di produrre le diverse note musicali.

Il suo timbro leggero, corposo, penetrante, ne ha fatto uno strumento molto utilizzato in tutti i gruppi musicali ed anche nella musica jazz. Il fratello più piccolo del flauto traverso viene chiamato “Ottavino” ed è in grado di suonare all’ottava superiore, producendo un suono particolarmente penetrante e brillante.

SAXOFONO

Il saxofono è uno strumento in grado di produrre differenti tipologie di suono: dolce, vellutato, freddo o metallico. L’ancia dello strumento è simile a quella del clarinetto, mentre il corpo è in metallo. Il musicista, mediante l’indice, il medio e l’anulare di ogni mano, muove le sei chiavi dello strumento che consentono di aprire e chiudere i 20 fori.

Altre due chiavi consentono di suonare le note dell’ottava inferiore o di quella superiore. I soxofoni più comuni sono il soprano, il contralto, il tenore ed il baritono. Normalmente hanno l’estremità dove viene fatta vibrare l’ancia ricurva come il clarinetto basso, mentre altri hanno una forma diritta come il clarinetto. Questo strumento ha guadagnato una grande popolarità grazie al suo impiego nella musica jazz.

TROMBA

Il suono della tromba è prodotto dalla vibrazione delle labbra contro il bocchino, combinato all’utilizzo dei tre pistoni. La sua forma, inizialmente cilindrica e poi conica, permette di ottenere un sonorità caratteristica che si distingue nettamente all’interno del complesso musicale.

La tromba, appartenente alla famiglia degli ottoni, è impiegata in tutte le tipologie musicali, (leggera, classica, jazz) ed è molto nota in quanto strumento privilegiato delle fanfare. La tromba moderna è prodotta in diverse tonalità, anche se la più utilizzata è quella in sib. La sonorità della tromba che si estende su 3 ottave può essere squillante, melodiosa, penetrante.

TROMBONE

Il trombone fa parte della famiglia degli ottoni ed il suono è prodotto mediante un bocchino a tazza nel quale il musicista fa vibrare le labbra. Il corpo del trombone presenta una struttura cilindrica per i due terzi della sua lunghezza e conica nella parte terminale. Un meccanismo a coulisse permette di allungare la lunghezza della canna e di conseguenza modificare l’altezza del suono. Il trombone maggiormente utilizzato nei complessi musicali è quello tenore, ma spesso è affiancato dal trombone basso. Il trombone tenore è in grado di produrre sonità profonde e gravi, ma allo stesso tempo dolci e vellutate. Il trombone basso è in grado di produrre con maggior facilità i suoni più gravi.

FLICORNO

Molto simile alle forme della tromba o del trombone, si differenzia da questi in quanto la forma del suo canneggio è conica come quella del corno. Il suono viene prodotto dalla vibrazione delle labbra del musicista all’interno di un bocchino a forma di tazza. Nei complessi musicali trovano spazio quattro tipologie di Flicorno: il soprano, il contralto, il il tenore ed il baritono. Il flicorno ricopre un ruolo molto importante all’interno dei complessi bandistici dove spesso viene utilizzato come strumento solista, grazie al suo suono possente e vellutato.

TUBA

La tuba possiede un largo canneggio conico, la cui lunghezza può variare grazie all’impiego dei pistoni comandati dalle dita del musicista. L’ampio padiglione aperto verso l’alto consente alla tuba di produrre un suono profondo e pastoso che le consente di produrre i suoni più gravi tra la famiglia degli ottoni.

PERCUSSIONI

Il “rullante” è un tamburo costituito due pelli, battente e risonante. Viene anche utilizzato in contesti orchestrali e bandistici, dove prende il nome di tamburo.
Accanto al rullante trova posto la grancassa, un grosso tamburo che produce un suono molto basso e profondo.
I piatti sanno produrre una svariata quantità di effetti e possono essere suonati sia battendoli o strofinandoli tra di loro oppure mediante la percussione con bacchette di varia forma. Questi tre strumenti assieme costituiscono la batteria che viene utilizzata per l’esecuzione di brani musicali contemporanei. Altri tipi di percussione sono: campane, cimbali, glockenspiel, gong, nacchere, tamburelli e triangoli.